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Sulla PANAROTTA per la 2^ prova del

circuito di corsa in montagna

"Baldo, Brenta e Lagorai"

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Su, sempre in su, col fiato pesante e senza pause,  per 1300 metri fino alla capannina dello Sci Club, ..... questa è la PANAROTTA.

Si è corsa domenica 6 luglio, giunta alla 19^ edizione, in una giornata nuvolosa e fresca che ha senza dubbio favorito le prestazioni degli atleti, limitate soltanto da una fastidiosa umidità presente nei tratti immersi nel bosco.

La manifestazione, organizzata dal G.S. Valsugana, seconda tappa del Circuito provinciale di corsa in montagna "Baldo, Brenta e Lagorai " e del Campionato Provinciale individuale di specialità, ha visto la partecipazione di 113 concorrenti, nelle rispettive categorie, che si sono dati "battaglia" sin dalle fasi iniziali.

 

La gara ha esaltato le doti degli scalatori puri, degli amanti della salita dura, e sul traguardo i pronostici sono  rispettati. Sono della TRENTO BMC i vincitori di giornata: l'intramontabile camoscio di Civezzano ANTONIO MOLINARI, in campo maschile, che con il tempo di 52'56" abbatte il record della manifestazione, e  la bionda mammina LORENZA BEATRICI che, con 1h 08' 55", abbassa il suo personale sulla manifestazione.

Lotta in casa, fino al traguardo, tra valsuganotti, per la seconda posizione strappata da FEDERICO SEGATTA a GIL PINTARELLI per una manciata di secondi. Buona anche la prestazione di LARA BONORA , che riesce a salire sul secondo gradino del podio, in campo femminile, ancora in fase di recupero da un fastidioso malanno fisico.

 

La giornata si e poi conclusa con la cerimonia di premiazione, ed un meritato piatto di pasta per tutti, gustato nell'aria dei prati della Panarotta….

 

 

                     Il Comitato Organizzatore

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Così l’articolo sul quotidiano “L’Adige” di lunedì 07 luglio a cura di Luca Perenzoni

 

Molinari, un monologo col fiatone

E in campo femminile Lorenza Beatici lo imita

 

PERGINE - Sono due «aquilotti» a involarsi sulle prime rampe del Lagorai per mettere le mani sul 19" Trofeo Panarotta, organizzato nella mattinata di ieri dal Gs Valsugana e valido come seconda prova stagionale del circuito provinciale di corsa in montagna Baldo, Brenta e Lagorai.

I due «rapaci» della montagna rispondono ai nomi di Antonio Molinari e Lorenza Beatrici, autori di altrettanti monologhi lungo i sette chilometri e mezzo proposti dall'impegnativo tracciato che collega il fondovalle valsuganotto della località Assizzi di Pergine, con la sommità della Panarotta, 1300 metri più in alto.

Una delle prove sicuramente più difficili dell'intero calendario trentino, affrontata nell'afa di una domenica di inizio luglio che ha rischiato di appesantire i muscoli degli oltre cento camosci presentatisi all'arrivo.

Due monologhi autorevoli, si diceva. Perché non potrebbe essere definito altrimenti il distacco di oltre 4 minuti inflitto da Molinari al ventiduenne Federico Segatta, il volto nuovo della corsa in montagna trentina che dimostra però di aver ancora qualcosa da imparare dal campionissimo di Civezzano sui tracciati più impegnativi. Ieri Molinari è riuscito addirittura ad infrangere il muro dei 53 minuti (52'56), lasciandosi alle spalle la coppia targata Gs Valsugana composta dallo stesso Segatta (57'11) e da Gil Pintarelli (57'16) con Massimiliano Chemelli (Atletica Trento) a confermare l'ottimo stato di forma evidenziato domenica scorsa alla Ponale per ottenere un prezioso quarto posto (58'38) davanti al padrone di casa Maurizio Oss (GS Valsugana,58'55).

Ventiduesimo tempo assoluto invece per Lorenza Beatrici, capace di concludere la propria fatica dopo lh08'55, scavando un divario, un solco di quasi otto minuti sul terzetto targato Valsugana, con l'arcense Lara Bonora a precedere di una manciata di secondi la rotaliana Susi Viola e la padrona di casa Simonetta Gadler.

Quinto tempo femminile per Alessandra Bastesin (lh20'15) seguita dalla più giovane del gruppo, la valsuganotta Francesca Oss Pinter, accreditata di lh21'27.

I1 circuito Baldo Brenta e Lagorai tornerà domenica, con il fascino e l'imponenza dei bastioni del Brenta a dare il benvenuto ai primi camosci capaci di affacciarsi in vetta alla Val d'Ambiez.

 

(segue la classifica come più compiutamente reperibile nel presente sito internet)

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