Così l’articolo
sul quotidiano “L’Adige” di lunedì 20 agosto a cura di
Luca Perenzoni
CORSA IN
MONTAGNA |
Il campionato regionale
assoluto ha premiato due vecchie conoscenze della
specialità come gli aquilotti Antonio Molinari e
Francesca Iachemet
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Montagna "tricolore" per Confortola e Crippa
L'esperta fiemmese e lo Junior del Gs Valsugana intascano il
titolo
Il Monte Velo alimenta anche il sogno mondiale di Belotti e
Abate
S. BARBARA SUL MONTE VELO
-Acuti mondiali per Valentina Belotti e Gabriele Abate, festa
tricolore per i trentini Antonella Confortola e Neka Crippa. La
Bolognano - Monte Velo oltre ad assegnare i due titoli tricolori
ancora vacanti - era la terza ed ultima «tappa» del campionato -
ha proposto due possibili protagonisti della prossima rassegna
iridata in programma tra due settimane sulle rampe camune che
separano Temù dal Passo del Tonale. Un mondiale in casa di
Valentina Belotti che in passato ha già potuto assaggiare il
gusto dell'iride e che per quanto visto all'ombra dello Stivo
vorrebbe regalarsi una giornata indimenticabile sui suoi
sentieri, Belotti primadonna, dunque, ma Gabriele Abate non è
stato da meno, anzi (a proposito: i due non avevano possibilità
tricolori avendo partecipato soltanto a due prove su tre). Nel
giorno del 33° compleanno il torinese ha impressionato,
sgretolando l'altrui resistenza tanto nel tratto iniziale
ripido, quanto nella successiva fase più veloce che ha
completato i 10,8 chilometri di un percorso con oltre 1.200
metri di dislivello.
Abate ha provato la fuga sin dal via, ma
l'azione decisiva è maturata solo all'altezza del terzo
chilometro, quando Marco De Gasperi ed il campione tricolore
Bernard Dematteis hanno ritrovato la sua scia. Lo stesso
Dematteis pensava di affiancare il fuggitivo per fargli capire
di essere pronto a prendere il comando, ma a quel punto Abate si
è prodotto in un allungo irresistibile che ha fatto vacillare le
convinzioni dello stesso cuneese, con De Gasperi abile a capire
sin da subito che il discorso per la vittoria era chiuso.
Dematteis ha invece provato a tenere a tiro
Abate, ma lo sforzo l'ha poi costretto ad alzare bandiera bianca
e presentarsi sul traguardo solo in settima posizione. Davanti
intanto Abate volava e planava a Santa Barbara dopo 57'07 con un
margine di 25" sul più giovane Alex Baldaccini con Antonio
Toninelli a soffiare sul traguardo il terzo posto a De Gasperi.
Quinto Tommaso Vaccina seguito dai due gemelli Dematteis con
Martin a precedere Bernard già sicuro del trionfo tricolore
davanti allo stesso Abate e a De Gasperi.
Antonella Confortola al contrario non era
certa del titolo tricolore, anche se le probabilità di successo
erano decisamente alte. Per questo quando all'uscita del
sentiero dei Martini, all'altezza della Chiesa di San Francesco,
la Belotti ha allungato, la fiemmese non ha cercato di tenerne
il ritmo, anzi ha controllato insieme alla compagna di colori
Renate Rungger per non rischiare di incappare in un'infausta
crisi, tanto più che la giovane Alice Gaggi. la principale
candidata a strapparle il tricolore, era già staccata.
Sul traguardo quindi la scena è stata tutta
della Belotti (58'10 con due chilometri in meno rispetto agli
uomini) ed un margine decisamente sensibile su Confortola
(59'27), Rungger (59'28) e Gaggi (1:01'13). Risultati che altro
non fanno che regalare il nuovo titolo tricolore alla
Confortola, capofila di una classifica che propone la Belotti e
la Gaggi sul podio del Campionato Italiano Assoluto.
E se la gara junior femminile aveva poco da
dire se non regalare il terzo successo in altrettante prove per
la bellunese Ilaria Dal Magro (25'50 in 4,4 km con 300 metri di
dislivello), decisamente atteso era il confronto tra gli under
20 che hanno registrato un Neka Crippa inarrestabile. Sullo
stesso percorso della prova senior femminile, l'italo-etiope del
Gs Valsugana Trentino si è esibito in un allungo iniziale sul
tratto ripido per poi incappare in una crisi fisica che ha
consentito a Michael Monella di chiudere il gap. Ma nel finale
l'allievo di Massimo Pegoretti ha potuto scaricare nuovamente i
suoi cavalli e presentarsi sul traguardo di Santa Barbara a
braccia levate dopo 54'42 e fare suo il titolo tricolore
juniores, precedendo lo stesso Monella (55'09), il veneziano
Dylan Titon (55'40) ed il giudicariese Cesare Maestri (Valchiese
56'28) apparso in ripresa; identica la classifica tricolore di
categoria mentre il campionato regionale assoluto ha premiato
due vecchie conoscenze aquilotto come Antonio Molinari e
Francesca Iachemet.
Si chiude così quindi l'esperienza tricolore
della Bolognano-Velo che in futuro sembra intenzionata a
candidarsi per ospitare una rassegna internazionale. La macchina
organizzativa della Garda Sport Events ed un percorso
affascinante sono perle di rara bellezza e funzionalità (anche
se la scarsa ricezione della rete mobile all'arrivo potrebbe
proporre difficoltà), ma qualche dettaglio va sistemato a
partire dall'efficienza del servizio radio-corsa («perdersi» la
leader non è un bel biglietto da visita) e dalla distribuzione
dei soccorsi: il malore di uno spettatore al traguardo ha
richiesto oltre un quarto d'ora d'attesa prima dell'intervento
dei sanitari fortunatamente non era nulla di particolarmente
grave. Ma su questi aspetti c'è da crescere e senza offesa per
la federazione e gli organizzatori, il mondo delle Sky Race
rappresenta forse l'esempio da seguire.
LE INTERVISTE |
"Ce l'ho fatta nonostante il
guaio
fisico patito agli Europei"
racconta la trentaseienne di
Ziano
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La Belotti ha in testa
l'iride
"Correrò sui sentieri di
casa,
sento molto la
responsabiliotà
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S. BARBARA SUL MONTE VELO
Se
Antonella Confortola e
Bernard Dematteis
hanno potuto coccolarsi il titolo tricolore, per
Valentfna Belotti e
Gabriele Abate le
rampe della Bolognano–Velo servivano anche come lancio verso i
mondiali di Temù, in programma tra due settimane. Specie per la
camusa, che sui sentieri del Passo Tonale correrà in casa.
«Non so se sia una fortuna o meno, correre in
casa. Sento molto la responsabilità e credo che l’agitazione
sarà molta prima della gara. In ogni caso questa vittoria mi
galvanizza psicologicamente, specie perché sono reduce da un
periodo di preparazione in altura a St. Moritz e alla partenza
ho patito un po' il caldo. Ho lavorato bene e nonostante qualche
dolorino ai tendini e alla schiena sento che la forma sta
crescendo e spero di confermare questo stato anche sui sentieri
di casa, tra due settimane».
Il torinese
Gabriele Abate si è
invece confezionato un regalo speciale nel giorno del 33°
compleanno. «Ero davvero convinto e quando ho questa sicurezza
so che in gara volo. Così è stato, mi sentivo davvero bene e
sono riuscito ad impostare i giusti cambi di ritmo per
scrollarmi di dosso Dematteis e De Gasperi. Su un percorso così
impegnativo la testa è fondamentale sia per la parte iniziale
sul ripido, quanto per la seconda fase più veloce durante la
quale non si può smettere di spingere. Oggi la testa funzionava
alla perfezione e tutto è stato più facile».
Ora i mondiali.
«Sarà una gara da affrontare soprattutto in
ottica squadra» perché con gli africani la sfida individuale è
fuori portata: ma il team sembra in ottima forma e guardiamo al
podio».
Il trionfo tricolore della fiemmese
Confortola era nell'aria, ma sotto lo sguardo dello Stivo la
trentaseienne di Ziano se l’è dovuta sudare.
«Non è stata una passeggiata, ma sono
contenta di aver riportato alla Forestale il titolo italiano:
specie nei piani ho risentito del problema al flessore della
coscia destra patito agli Europei, ma il secondo posto è un
risultato importante, sia per la continuità, sia in ottica
mondiali».
Il Trentino sorride anche per Neka Crippa, al
secondo successo consecutivo per mettere al sicuro il titolo
tricolore under 20 che gli consente di succedere a Cesare
Maestri, vincitore dodici mesi fa.
«Per vestire il tricolore dovevo
necessariamente vincere e ho fatto il possibile, allungando
subito dopo la parte ripida. A circa 3 chilometri dall'arrivo ho
avuto problemi di milza e ho dovuto fermarmi così Monella mi ha
raggiunto ma nel finale ho trovato le forze per accelerare
ancora ed ora posso pensare al Mondiale».
Per il valtellinese Marco De Gasperi è maturato «solo» un quarto
posto, bruciato sul filo di lana da Toninelli. «Ma per me era
solo una tappa di passaggio, le gambe erano stanche per
l'impegno nella Zinal di settimana scorsa; mi bastava centrare
un piazzamento che mettesse al sicuro la convocazione
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