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LA PANAROTTA

 

CIRCUITO TRENTINO DI CORSA IN MONTAGNA

Gran Premio MONTAGNE TRENTINE

2013

 

Re:          Jonathan Wyatt

Regina:          Antonella Confortola

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.... ANCORA LORO ???  !!!! ....

 

Sempre loro, in vetta alla Panarotta, con lo scettro in mano, reali indiscussi che per il secondo anno consecutivo pongono il loro sigillo ad una gara tra le più dure dell’ intero Circuito trentino, una corsa sempre in spinta che non ti concede pausa … non ti regala respiro.

La Panarotta,  lung. m 7500   disl.  m 1336

La corsa su una montagna, una corsa da affrontare con una buona dose di umiltà, cervello, cuore e muscoli, nell’ordine; ….. e se solo provi a rimestare l’ordine, omettere o alterare qualche elemento, ti fa immediatamente capire che la vera Sovrana è lei, la Montagna con la sua natura aspra, i suoi percorsi duri e faticosi, i suoi fascinosi orizzonti che ti tolgono il poco fiato rimasto. La Montagna sovrana che ti bastona anche duramente, se la affronti con superbia e presunzione, ma placida e sorniona, se la rispetti, ti lascia vincere, ti copre di gloria, ti regala il podio ……….

Anche questo è la PANAROTTA, l’annuale appuntamento con la corsa in montagna che ci donano gli amici della “Valsugana Trentino” con i motori Claudio, Cristina e Vanda e Mauro, “il boss” a rappresentarli tutti.

E in questa edizione la Panarotta si è confrontata con 190 atleti di ogni età che hanno corso i suoi sentieri fin lassù, al cospetto della sua vetta, nel sole e nell’aria tersa, ai quasi 2000 m della capannina dello S.C. Panarotta

190 atleti che hanno affrontato le temibili erte con il giusto spirito e verso il termine del percorso (vedi che bel premio), si sono dovuti spendere il fiato rimasto, a ritroso su un tratto di pista che qualche mese fa si percorreva nel verso giusto, fischiettando con gli sci ai piedi.

Non starò ora a descrivere la cronaca di gara ormai vissuta e trattata dalla stampa locale.

Voglio invece, a nome del Comitato Montagne Trentine, ringraziare gli amici della Valsugana per la splendida giornata di sport e natura che hanno saputo regalarci. Il Comitato saluta tutti gli atleti e con pari dignità: ringrazia“loro Maestà” sui podi; coloro che hanno finito la gara contenti di aver sopravanzato l’amico vicino, anche quello che, a suo dire, ha lasciato vincere l’amico; si ringrazia e si plaude anche quell’atleta che è arrivato zoppicando per ultimo, ma felice di essere arrivato comunque.

Il Comitato ringrazia Antonio Molinari che ad ……anta avanzati, impone ancora il proprio essere atleta, chiaro esempio per i giovani che lo seguono a ruota: Cozzini, Oss Cazzador,Caldonazzi, Trenti, solo per citarne alcuni, che si spera possano un giorno (prossimo) raccogliere il testimone di loro maestà Molinari e Wyatt.

Si ringraziano tutte le atlete e si sprona il loro settore giovanile nella speranza di veder apparire all’orizzonte una novella “Confortola

E qui un giusto riconoscimento va ad Anna Zambanini che domenica (1^ Amatori F.) avrebbe ben figurato anche sul podio delle Senior (terza donna all’arrivo), dove erroneamente/giustamente l’hanno posta i giornalisti nei loro commenti sulla stampa locale.

Un ultimo grazie, grande come le nostre montagne, a quella quarantina di giovanissimi e “scalmanati” scoiattoli che si sono dati battaglia sui prati nei pressi dell’arrivo, ….. e sembra abbiano preso queste gare per il verso giusto: divertimento puro nella natura, … ed il risultato? …..quello che viene!

Bravi ai “figli d’arte” che contano (come definiti sui nostri quotidiani); bravi anche ai “figli d’arte” che contano un po’ meno;  bravi pure ai figli di chi forse, in atletica, hanno contato poco o niente, ma domenica li hanno accompagnati in cima alla Panarotta e con il cuore pieno di orgoglio hanno visto ed incitato i loro “scoiattoli” sgambettanti sui prati e sentieri della Panarotta.

Dunque grazie alle piccole Ester e Nadia, grazie anche a voi Stefano e Marco, Desirè e Mattia,  grazie Linda, Martina, Matteo, Davide, …….. solo per citarne alcuni senza ordine di importanza e risultati, ma in rappresentanza di tutti i nostri ”SCOIATTOLI” con l’augurio che continuino a divertirsi un mondo ed ai quali do un arrivederci a domenica 14 luglio, sui sentieri del Solombo …….”già che siamo in argomento, ricordate ai grandi che la gara è anche per loro !!!”

 

.                     Il Comitato Organizzatore

 

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Così l’articolo sul quotidiano “L’Adige” di lunedì 24 giugno a cura di Luca Perenzoni

 

CORSA IN MONTAGNA

Il neozelandese ha coperto i 7500 metri del trac- ciato in 55'35, lasciando a poco meno di 3' Antonio Molinari

Poco più di due minutiinvece tra la fiemmese e Di Bert

Tra i giovani camosci vittoria del campione italiano Davide Magnini, di Vermiglio, davanti al rendenese d'Etiopia Endale Masè e al pinetano Stefano Anesi

Wyatt-Confortola, comoda doppietta

 

PANAROTTA - Passano dodici mesi, ma la storia si ripete.

Esattamente come r anno passato, i coniugi Jonathan Wyatt e Antonella Confortola si sono regalati una comoda doppietta sulle lunghe e ripide rampe che dalla frazione perginese di Assizzi hanno condotto i 150 camosci fino alla vetta della Panarotta, primo bastione sud occidentale della catena del Lagorai.

Ampio il margine accumulato sia da Wyatt che da Confortola nelle rispettive gare. Il neozelandese pluricampione iridato e da quattro stagioni portacolori dell'Atletica Trento cmb ha coperto i 7500 metri del tracciato (con ben 1336 di dislivello) in 55'35, lasciando a poco meno di 3' il camoscio di Civezzano Antonio Molinari che, pur con un passo diverso da Wyatt, continua a mantenere una significativa competitività in casa trentina, quanto meno nelle giornate in cui la salita non lascia spazio a falso piani o a discese e anzi, sa proporre pendenze importanti. E su rampe come quelle del Trofeo Panarotta l’aquilotto campione del Mondo nel 1996 si trova a suo agio, tanto da costringere al terzo gradino del podio Francesco Trenti (58"59) con il veneto Elia Costa (Quantin) in quarta piazza con un tempo di 40" superiore all'ora di gara.

Tra le sorprese di giornata rientra anche il quinto posto del moriano Christian Modena, amatore lagarino portacolori dell'Atletica Team Loppio e costantemente in crescita, tanto d'inverno con sci e pelli, quanto in estate sui sentieri delle vertical (venerdì scorso positivo sulle Dolomiti di Fassa) o delle prove di corsa in montagna particolarmente impegnative.

Poco più di due minuti hanno invece separato la fiemmese Confortola dall'aquilotta udinese Ljudmila Di Bert (atletica Trento cmb): su un percorso ridotto rispetto a quello maschile (medesimo arrivo, ma partenza spostata un po' più in su) la fondista della Forestale ha completato la sua fatica in 46'02 conquistando la sua seconda vittoria consecutiva nel Gran Premio Montagne Trentine dopo il successo di settimana scorsa nel Giro dei Masi di Pedersano, ma soprattutto confermandosi sul trono della Panarotta, gara nazionale che ha salutato sul terzo gradino del, podio Anna Zambanini, portacolori della Clarina, che ha soffiato la «medaglia di bronzo» alla sua presidentessa Luisa Merz, quarta davanti a Mara Battisti e a Crisitina Tenaglia.

Ma oltre ai «grandi», la Panarotta si è offerta anche ai giovani camosci in erba, con ragazzi cadetti e allievi impegnati nella seconda prova del Circuito Scoiattoli Trentini, con il campione italiano, Davide Magnini (Atletica Valli di Non e Sole), solandro di Vermiglio e campione mondiale cadetti di sci alpinismo, a firmare la prova under 18 davanti al rendenese d'Etiopia Endale Masè (Atletica Valchiese) e al pinetano Stefano Anesi (Atletica Clarina), primo tra gli under16.

Sulle stesse rampe valsuganotte c'è stata gloria anche per il più giovane del fratelli Masè, Senetayhu; primo tra i ragazzi con in scia la figlia d'arte di Cavareno Nadia Battocletti, dimostratasi a suo agio anche nel correre sui sentieri dopo essersi imposta nel sabato pomeriggio clesiano nei 600 metri in pista.

 

 

 
     

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