Sempre loro, in vetta alla Panarotta, con
lo scettro in mano, reali indiscussi che per il secondo anno
consecutivo pongono il loro sigillo ad una gara tra le più dure
dell’ intero Circuito trentino, una corsa sempre in spinta che non
ti concede pausa … non ti regala respiro.
La
Panarotta,
lung. m 7500
disl.
m 1336
La corsa su una montagna, una corsa da
affrontare con una buona dose di umiltà, cervello, cuore e muscoli,
nell’ordine; ….. e se solo provi a rimestare l’ordine, omettere o
alterare qualche elemento, ti fa immediatamente capire che la vera
Sovrana è lei, la Montagna con la sua natura aspra, i suoi percorsi
duri e faticosi, i suoi fascinosi orizzonti che ti tolgono il poco
fiato rimasto. La Montagna sovrana che ti bastona anche duramente,
se la affronti con superbia e presunzione, ma placida e sorniona, se
la rispetti, ti lascia vincere, ti copre di gloria, ti regala il
podio ……….
Anche questo è la
PANAROTTA, l’annuale appuntamento con la corsa in montagna
che ci donano gli amici della “Valsugana
Trentino” con i motori Claudio,
Cristina e Vanda e Mauro, “il boss” a rappresentarli tutti.
E in questa edizione la Panarotta si è
confrontata con 190 atleti di ogni età che hanno corso i suoi
sentieri fin lassù, al cospetto della sua vetta, nel sole e
nell’aria tersa, ai quasi 2000 m della capannina dello S.C.
Panarotta
190 atleti che hanno affrontato le
temibili erte con il giusto spirito e verso il termine del percorso
(vedi che bel premio), si sono dovuti spendere il fiato rimasto, a
ritroso su un tratto di pista che qualche mese fa si percorreva nel
verso giusto, fischiettando con gli sci ai piedi.
Non starò ora a descrivere la cronaca di
gara ormai vissuta e trattata dalla stampa locale.
Voglio invece, a nome del Comitato
Montagne Trentine, ringraziare gli amici della Valsugana per la
splendida giornata di sport e natura che hanno saputo regalarci. Il
Comitato saluta tutti gli atleti e con pari dignità: ringrazia“loro
Maestà” sui podi; coloro che hanno finito la gara contenti di aver
sopravanzato l’amico vicino, anche quello che, a suo dire, ha
lasciato vincere l’amico; si ringrazia e si plaude anche
quell’atleta che è arrivato zoppicando per ultimo, ma felice di
essere arrivato comunque.
Il Comitato ringrazia
Antonio Molinari che ad ……anta avanzati, impone ancora il
proprio essere atleta, chiaro esempio per i giovani che lo seguono a
ruota: Cozzini, Oss Cazzador,Caldonazzi,
Trenti, solo per citarne alcuni, che si spera possano un
giorno (prossimo) raccogliere il testimone di loro maestà
Molinari e Wyatt.
Si ringraziano tutte
le atlete e si sprona il loro settore giovanile nella speranza di
veder apparire all’orizzonte una novella “Confortola”
E qui un giusto riconoscimento va ad
Anna Zambanini che domenica (1^ Amatori
F.) avrebbe ben figurato anche sul podio delle Senior (terza donna
all’arrivo), dove erroneamente/giustamente l’hanno posta i
giornalisti nei loro commenti sulla stampa locale.
Un ultimo grazie, grande come le nostre
montagne, a quella quarantina di giovanissimi e “scalmanati”
scoiattoli che si sono dati battaglia sui prati nei pressi
dell’arrivo, ….. e sembra abbiano preso queste gare per il verso
giusto: divertimento puro nella natura, … ed il risultato? …..quello
che viene!
Bravi ai “figli
d’arte” che contano (come
definiti sui nostri quotidiani);
bravi anche ai “figli d’arte” che contano un po’ meno;
bravi pure ai figli di
chi forse, in atletica, hanno contato poco o niente, ma domenica li
hanno accompagnati in cima alla Panarotta e con il cuore pieno di
orgoglio hanno visto ed incitato i loro “scoiattoli” sgambettanti
sui prati e sentieri della Panarotta.
Dunque grazie alle
piccole Ester e
Nadia, grazie anche a voi Stefano
e Marco, Desirè
e Mattia,
grazie
Linda, Martina, Matteo, Davide, ……..
solo per citarne alcuni senza ordine di importanza e risultati, ma
in rappresentanza di tutti i nostri ”SCOIATTOLI” con l’augurio che
continuino a divertirsi un mondo ed ai quali do un arrivederci a
domenica 14 luglio, sui sentieri del Solombo …….”già che siamo in
argomento, ricordate ai grandi che la gara è anche per loro !!!”
.
Il Comitato Organizzatore
.
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Così l’articolo
sul quotidiano “L’Adige” di lunedì 24 giugno a cura di
Luca Perenzoni
CORSA IN
MONTAGNA |
Il
neozelandese ha coperto i 7500 metri del trac- ciato
in 55'35, lasciando a poco
meno
di 3' Antonio Molinari
Poco più di due
minutiinvece tra la fiemmese e Di Bert
|
Tra i giovani camosci vittoria del campione
italiano Davide Magnini, di Vermiglio, davanti al
rendenese d'Etiopia Endale Masè e al pinetano
Stefano Anesi |
Wyatt-Confortola, comoda doppietta
PANAROTTA
- Passano dodici mesi, ma la storia si ripete.
Esattamente come r anno passato, i
coniugi Jonathan Wyatt e Antonella Confortola si sono
regalati una comoda doppietta sulle lunghe e ripide rampe che
dalla frazione perginese di Assizzi hanno condotto i 150 camosci
fino alla vetta della Panarotta, primo bastione sud occidentale
della catena del Lagorai.
Ampio il margine accumulato sia da
Wyatt che da Confortola nelle
rispettive gare. Il neozelandese pluricampione iridato e da
quattro stagioni portacolori dell'Atletica Trento cmb ha coperto
i 7500 metri del tracciato (con ben 1336 di dislivello) in
55'35, lasciando a poco meno di 3' il camoscio di Civezzano
Antonio Molinari che, pur con un passo diverso
da Wyatt, continua a mantenere una significativa competitività
in casa trentina, quanto meno nelle giornate in cui la salita
non lascia spazio a falso piani o a discese e anzi, sa proporre
pendenze importanti. E su rampe come quelle del Trofeo Panarotta
l’aquilotto campione del Mondo nel 1996 si trova a suo agio,
tanto da costringere al terzo gradino del podio
Francesco Trenti (58"59) con il veneto Elia
Costa (Quantin) in quarta piazza con un tempo di 40"
superiore all'ora di gara.
Tra le sorprese di giornata rientra anche il
quinto posto del moriano Christian Modena,
amatore lagarino portacolori dell'Atletica Team Loppio e
costantemente in crescita, tanto d'inverno con sci e pelli,
quanto in estate sui sentieri delle vertical (venerdì scorso
positivo sulle Dolomiti di Fassa) o delle prove di corsa in
montagna particolarmente impegnative.
Poco più di due minuti hanno invece separato la
fiemmese Confortola dall'aquilotta udinese
Ljudmila Di Bert (atletica Trento cmb): su un
percorso ridotto rispetto a quello maschile (medesimo arrivo, ma
partenza spostata un po' più in su) la fondista della Forestale
ha completato la sua fatica in 46'02 conquistando la sua seconda
vittoria consecutiva nel Gran Premio Montagne Trentine dopo il
successo di settimana scorsa nel Giro dei Masi di Pedersano, ma
soprattutto confermandosi sul trono della Panarotta, gara
nazionale che ha salutato sul terzo gradino del, podio
Anna Zambanini, portacolori della Clarina, che ha
soffiato la «medaglia di bronzo» alla sua presidentessa
Luisa Merz, quarta davanti a Mara Battisti
e a Crisitina Tenaglia.
Ma oltre ai «grandi», la Panarotta si è offerta
anche ai giovani camosci in erba, con ragazzi cadetti e allievi
impegnati nella seconda prova del Circuito Scoiattoli Trentini,
con il campione italiano, Davide Magnini
(Atletica Valli di Non e Sole), solandro di Vermiglio e campione
mondiale cadetti di sci alpinismo, a firmare la prova under 18
davanti al rendenese d'Etiopia Endale Masè
(Atletica Valchiese) e al pinetano Stefano Anesi
(Atletica Clarina), primo tra gli under16.
Sulle stesse rampe valsuganotte c'è stata
gloria anche per il più giovane del fratelli Masè,
Senetayhu; primo tra i ragazzi con in scia la figlia
d'arte di Cavareno Nadia Battocletti,
dimostratasi a suo agio anche nel correre sui sentieri dopo
essersi imposta nel sabato pomeriggio clesiano nei 600 metri in
pista.
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